GLI ITINERARI

LA VIA NOMENTANA

La via Salaria

La via Nomentana

Via delle Vigne Nuove

Via della Bufalotta

Le vie d' acqua

La via Nomentana

Nata da un percorso di transumanza, rappresentava fin dalle sue origini una via di comunicazione di Roma con il centro di Ficulea: da qui il nome antico Ficulensis. Doveva proseguire poi per il centro di Nomentum per finire ad Eretum dove si congiungeva con la Salaria. Strada di grande comunicazione, era, come la Salaria, larga più di 4 metri. Realizzata con basoli e fornita di crepidine, il suo percorso, condotto per rettifili, ricalca quello attuale, come testimoniano le numerose tracce di lastricato antico. Tra il km 12,900 e 13,100 fu persino realizzato un viadotto sostenuto lateralmente da due muri (in opera reticolare tenuti, da una serie di muri ortogonali), per permettere un percorso più diretto in un punto in cui il terreno presenta degli avvallamenti. Prima della costruzione di Porta Pia, voluta da papa Pio IV (1559-65) e realizzata da Michelangelo, la via partiva da Porta Nomentana nei pressi di Castro Pretorio.


L'itinerario


Percorrendo la via Nomentana in direzione GRA è possibile riscontrare, nel tratto che attraversa il IV Municipio, l'esistenza di numerosi siti di rilevanza archeologica, architettonica ed ambientale. Ponte Nomentano . Conosciuto anche come Ponte Vecchio ed eretto dai romani tra il I e il II sec. a.C. è uno dei monumenti di grande rilevanza storica meglio conservati nel nostro territorio. Mausolei di Ponte Nomentano . Sul lato sinistro e sul lato destro della via Nomentana Vecchia, subito dopo Ponte Nomentano, sono visibili due mausolei risalenti alla prima epoca imperiale. Il Monte Sacro . Partendo da via Falterona, traversa di via Nomentana Vecchia, si giunge al parco di Monte Sacro, un rilievo di 37 metri, teatro del primo 'sciopero' della storia. Piazza Sempione - Città Giardino . Percorrendo la via Nomentana Nuova, oltrepassato il Ponte Tazio, si giunge a corso Sempione che conduce all'omonima piazza, centro del quartiere di Città Giardino. Realizzato a partire dal 1920, su progetto dell'architetto Gustavo Giovannoni ed ispirato al modello urbano della 'Garden City' inglesi, rappresenta per estensione il più grande esempio di città giardino in Europa. Ferdinando Agnini . In via Maiella, all'altezza del civico n°1, è visibile una targa dedicata a Ferdinando Agnini: martire della resistenza a Monte Sacro, fu fucilato dai nazisti alle fosse Ardeatine. Riserva naturale della Valle dell’Aniene . Percorrendo la via Nomentana ed oltrepassata via G. A. Cortuso si trova la riserva naturale della Valle dell'Aniene, un lungo cuneo verde che occupa una superficie di 650 ettari lungo il corso urbano del fiume. Targa dedicata a Peppino De Filippo. Sull'edificio al civico n°761 della via Nomentana è visibile una targa dedicata a Peppino De Filippo, che sta ad indicare la residenza dell'attore durante la sua maturità artistica. Casal de’ Pazzi . Sul lato destro di via Nomentana, superata via Zanardini, si erge il Casal de' Pazzi edificato dall'omonima famiglia fiorentina nella seconda metà del '400. Resti di monumenti sepolcrali. Sul lato sinistro di via Nomentana, superato l'incrocio con via Ettore Romagnoli, furono rinvenuti resti di sepolcri romani adornati da un altorilievo raffigurante un giovane in atteggiamento eroico e varie iscrizioni, oggi conservato presso il Museo Torlonia. Studi televisivi DEAR. Su via E. Romagnoli si affacciano gli studi DEAR dove la RAI produce programmi d'intrattenimento e rubriche giornalistiche. Resti di ponte romano. Sul lato destro di via Nomentana, in prossimità dell'incrocio con via A. Graf e viale Kant sono visibili blocchi in travertino e tufo, ruderi di un ponte romano realizzato in epoca repubblicana per varcare il Fosso della Cecchina - Casal de' Pazzi. Torraccio della Cecchina . Sul lato destro di via Nomentana, superato l'incrocio con via Carlo Lorenzini ed attiguo ad un distributore di benzina, si trova il Torraccio della Cecchina una tomba romana del tipo a tempietto databile alla metà del II sec. d.C. Antico tracciato della via Nomentana . Un tratto di circa 80 metri dell'antico lastricato in selce vulcanica è visibile proprio accanto all'attuale sede stradale di via Nomentana. Appena superato il viadotto che attraversa il G.R.A., sulla sinistra, delimitato da un distributore di gas per auto, si trova l'antico tracciato diviso in due tronconi proprio dalla rampa d'accesso dell'area di servizio. Catacombe di S. Alessandro . Giunti al Km 13.000 della via Nomentana, sul lato destro, si trova il complesso monumentale di S. Alessandro che racchiude le omonime catacombe, risalenti al III sec. d.C. dove furono sepolti i martiri Alessandro, Evenzio e Teodulo. Torraccio di Capo Bianco . Al Km 13.700 di via Nomentana, sul lato sinistro della strada, appaiono i ruderi di un mausoleo romano databile al I sec. d.C. Chiesa medievale di S. Stefano . Percorrendo via Valle dei Corsi, ultima traversa di via Nomentana prima di entrare nel comune di Fonte Nuova, emerge, all'interno della riserva naturale della Marcigliana, una struttura curvilinea in opera laterizia d'epoca medievale, che Ashby identificò come i resti della chiesa di S. Stefano, indicata anche dalle carte di Eufrosino della Volpaia.