Storia e Archeologia

MONTESACRO E LA SUA STORIA

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MONTESACRO E LA SUA STORIA




MONTESACRO E LA SUA STORIA

Oltrepassato Ponte Nomentano c’è il Monte Sacro: un rilievo di appena 37 metri che è stato luogo di importanti avvenimenti storici.


Il primo sciopero della storia

Roma, deposto nel 509 a.C. l’ultimo re Tarquinio il Superbo, proclamò la Repubblica. La plebe, che forniva i soldati per le guerre di contrasto ai numerosi attacchi di equi e volsci, era oppressa e affamata. Le tante guerre che Roma dovette combattere furono la causa della perdita di gran parte dei suoi territori. In questo contesto a risentirne fu la condizione di vita dei plebei che, tornati dalle guerre, trovarono i loro terreni usurpati da quegli stessi nemici affrontati in battaglia. Questi miserabili, spogliati di tutti gli averi, erano costretti per sopravvivere a chiedere prestito ai ricchi possidenti; debiti che spesso non erano capaci di saldare. La non restituzione di questi prestiti permetteva al creditore, secondo le leggi romane, di disporre della vita del debitore. La plebe decise così di reagire contro la cecità dell’aristocrazia terriera, proclamando quello che sarà successivamente interpretato come il primo sciopero della storia (494 a.C.). Tito Livio ci racconta che dei ribelli, spronati da Siconio, si accamparono per alcuni giorni su un’altura al di là dell’Aniene (che all’epoca prendeva il nome di Monte Velia), procurandosi lo stretto necessario per vivere. I patrizi decisero di inviare Menenio Agrippa, uomo caro alla plebe. Egli, con una parodia tramandataci da Tito Livio come “l’apologo delle membra”, riuscì ad avviare le trattative per un accordo che portò i proletari di Roma alla prima grande conquista sociale: i plebei da quel giorno avrebbero avuto magistrati propri. Il 494 a.C. sarà ricordato dal popolo romano come anno sacro, come sacra sarà considerata la vita dei tribuni della plebe e per l’appunto sarà chiamato “Monte Sacro” il colle oltre l’Aniene dove si svolse il primo sciopero della storia. Sul rilievo fu eretto un tempio dedicato a Giove che divenne luogo di culto per la plebe. La plebe aveva ora i mezzi legali per ottenere nuove conquiste sulla strada della giustizia sociale. Nel 451-450 a.C. furono completate le XII tavole, le leggi che proclamano l’uguaglianza di tutti i cittadini liberi: da queste sarà estrapolato il primo documento di prosa romana. Nel 367 a.C. fu eletto il primo console plebeo Sestio Laterano. Per rievocare la magnifica eguaglianza repubblicana il patrizio Marco Furio Camillo costruì ai piedi del Campidoglio un tempio dedicato alla dea Concordia.

Il giuramento di Simone Bolivar

In tempi più recenti il Monte Sacro ci rievoca il patriota sudamericano Simone Bolivar detto il libertador, fondatore della Repubblica di Colombia nel 1819 e liberatore del Perù e della Bolivia. Appassionato della storia romana, Bolivar fece giurare ai suoi seguaci di battersi per la propria Patria sulle pendici del Monte Sacro. Oggi, a ricordo di quest’evento, a piazza Monte Balbo, affisse alla scuola Don Bosco, vi sono due targhe sovrapposte:
XVII dicembre MCMXXX a Simone Bolivar Che sul sacro suolo dell’urbe giurò di restituire a libertà i suoi generosi fratelli d’america. Roma madre delle genti nel primo centenario della sua morte dedica questo ricordo e latinamente saluta popoli redenti dal libertatore

Un juramento inspiro tu grandeza un recuerdo constante de nosotros la ensalza y engrandece cada dia mas mision naval Venezolana de entrenamiento en Italia Roma, 12 de octubre de 1956


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